Maggiorana, per calmare i nervi
La trovate nel reparto Aromatiche del vostro Centro di Giardinaggio: la maggiorana è “sorella” dell’origano, con il quale viene spesso confusa per l’aspetto e l’odore, ma possiede in realtà un aroma e un sapore più delicato di quello dell’onnipresente “fratello” (rispetto al quale la maggiorana raggiunge una taglia maggiore), e ha un gusto più dolce e meno pungente del timo, altro suo vicino parente.
Merita senz’altro un posticino nell’orto o in vaso sul balcone, perché impreziosisce i vostri piatti e fa anche molto bene.
Cosa contiene la maggiorana
Contiene infatti un olio essenziale a base, tra gli altri, di borneolo, canfene, carvacrolo, timolo, linalolo e geraniolo. L’essenza agisce principalmente sull’apparato gastrointestinale, come disinfettante, stimolante dei succhi gastrici e calmante degli spasmi gastrointestinali. Inoltre, ha effetto sedativo sul sistema nervoso (attenzione: la sua azione sedativa è talmente potente, che in dosi eccessive può risultare addirittura narcotica!), ed espettorante su gola e bronchi.
Il retrogusto piacevolmente amarognolo, comune anche all’origano e alla santoreggia, è dovuto alla presenza di sostanze amare, vale a dire i terpeni componenti dell’olio essenziale. Queste sostanze sono in grado di favorire la digestione e l’attività del fegato e della cistifellea.
Infine contiene tannini, sostanze astringenti con proprietà aperitive, digestive e battericide, che coadiuvano l’azione dell’olio essenziale.
Com’è fatta
La maggiorana assomiglia molto all’origano, anche nella denominazione scientifica. Si chiama infatti Origanum majorana o Majorana hortensis, a indicare una pianta di aspetto simile all’origano ma maggiore per dimensioni (dal latino major). È una pianta erbacea annuale o bienne nelle zone a clima freddo (dalla Val Padana in su), e perenne nell’area mediterranea. È eretta (fino a 60 cm d’altezza), pelosa e ramificata, con fusti quadrangolari (da buona Labiata) sempre annuali. Le foglie sono pelosette, grigiastre, opposte e di forma ovale. I fiori sono molto piccoli, bianchi o rosati, raccolti in piccolissimi nodi alle ascelle delle foglie.
Come coltivare la maggiorana
Si può coltivare nell’orto ma anche, per esempio, nel giardino roccioso o nell’aiuola delle aromatiche. Basta darle una posizione soleggiata su un terreno sciolto, ricco di humus e ben drenato. Richiede innaffiature solo al momento dell'impianto, in primavera al Nord e in autunno al Sud, dopodiché basterà irrigarla una volta a settimana.
In vaso servono un buon drenaggio sul fondo e un terriccio specifico per aromatiche, seguiti poi da annaffiature costanti per tutta l’estate ma solo su terriccio asciutto. Il concime non è necessario.
Come si raccoglie
In natura la maggiorana non è reperibile, se non in Liguria, dov’è raramente inselvatichita, sfuggita alla mano dell'uomo.
Utilizzate le foglie e i fiori, raccolti con l’intera pianta tagliata poco sopra la base appena prima della fioritura, in modo da farla ributtare permettendo una seconda raccolta alla fine dell’estate. Le piantine si essiccano all’ombra e all’aria, dopodiché si staccano foglie e fiori passando i rebbi di una forchetta tra i fusti. Foglie e fiori si conservano insieme in vasi di vetro ermeticamente chiusi, mantenendo le proprietà per 8-10 mesi.
Ricette di erboristeria con la maggiorana
Contro il mal di testa incipiente: infondete 10 g di fiori e foglie secche in una tazza d'acqua bollente per 10 minuti, filtrate, bevete all'occorrenza senza dolcificare.
Contro il mal di denti: masticate due-tre foglie fresche, tenendo la poltiglia per 20 minuti sul dente.
Per arginare l’insonnia: infondete per 15 minuti 10 g di fiori e foglie in una tazza d'acqua bollente, filtrate, addolcite con miele di tiglio o acacia, bevete mezz'ora prima di coricarvi.
Per sciogliere il cerume: infondete 10 g di fiori e foglie in una tazza d'acqua bollente per 10 minuti, filtrate, fate intiepidire e instillate nell'orecchio tre-quattro gocce due-tre volte al giorno.
Contro i crampi allo stomaco: infondete 30 g di fiori e foglie secche in un litro d'acqua bollente, filtrate e dolcificate con miele di girasole, bevete a bicchierini tra i pasti.
Per lenire i dolori muscolari: macerate per un mese 50 g di foglie fresche in 400 g di olio d'oliva e 15 g di aceto di vino bianco, ponete la bottiglia in un luogo soleggiato scuotendola giornalmente, filtrate, applicate qualche goccia massaggiando la parte dolente.
Per lucidare i capelli scuri: sciacquateli dopo lo shampoo con l'infuso filtrato di 100 g di foglie fresche tenute per 15 minuti in mezzo litro d'acqua bollente, non risciacquate.
Altri impieghi della maggiorana
Prima che si scoprisse l’impiego del luppolo, veniva usata come ingrediente essenziale per fabbricare la birra.
In tempi di carestia (per esempio durante le guerre mondiali), fatta seccare, ha sostituito il tabacco da fumo.
L’olio essenziale ha potere antimicrobico e antiossidante, prolungando la conservabilità degli alimenti a cui viene aggiunto.
Si utilizza anche per deodorare armadi e cassetti allontanando contemporaneamente le tarme, e per profumare gli ambienti aggiunto all’acqua dell'evaporatore.