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SOSTANZE DI BASE: COSA SONO?

3 giugno 2025, Florarici

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Sostanze di base, cosa sono?

Quando andate nel vostro Centro di Giardinaggio di fiducia, sugli scaffali dei prodotti fitosanitari (insetticidi e fungicidi) già da qualche anno trovate in vendita flaconi e scatole differenti dal passato: l’etichetta recita “bicarbonato di sodio, castagno, equiseto, lecitine, litotamnio, olio di cipolla, olio di girasole, olio di lino, olio di soia, ortica, polvere di roccia, propoli, sapone molle, silice, zeolite” ecc., e sono le cosiddette “sostanze di base” o “corroboranti”.

Al posto delle sostanze di base

Esse sono costituite da sostanze che normalmente hanno un altro uso, in genere (ma non tutti) alimentare, e che sono efficaci anche nell’irrobustire la pianta (per questo sono detti “corroboranti”) che si “autodifende” dall’arrivo di avversità. 

Non pensate neppure per un attimo di poter utilizzare i prodotti alimentari al posto di quelli “fitosanitari”, allettati da un costo inferiore, magari sostituendo un olio con un altro, es. l’olio di colza con quello di girasole. Riempire uno spruzzino per ferro da stiro con l’olio di girasole per friggere è una sciocchezza: primo perché immediatamente s’intasa l’ugello del vaporizzatore, e così buttate via sia lo spruzzino, sia l’olio; secondo perché, quand’anche riusciste a spruzzare l’olio di girasole sul fogliame, la patina oleosa lo soffocherebbe, uccidendo l’intera pianta; terzo perché i prodotti appositi sono addizionati di elementi che facilitano l’azione della sostanza e la sua adesione alle foglie trattate, per una massima efficacia senza nuocere.

Come agiscono le sostanze di base

Essendo spesso sostanze alimentari, tutte le sostanze di base sono innocue o poco nocive nei confronti degli animali superiori, mentre contro gli insetti esercitano sostanzialmente un’azione repellente, non di uccisione. Ciò non significa che possano essere erogati con leggerezza: rispettate quanto indicato in etichetta del prodotto, anche per ottenere la massima efficacia.

Per la normativa europea, questi nuovi prodotti non possono definirsi “Insetticida” o “Fungicida”, proprio perché non contengono sostanze codificate come tali: non uccidono né animali né funghi, e quindi non sono “principi attivi”. Però in etichetta trovate gli insetti o i funghi contro i quali agiscono.

Tutte le sostanze di natura organica svolgono una tripla azione: contengono elementi nutritivi che rinforzano (corroborano) le piante, e al tempo stesso, con l’irrorazione, rivestono i tessuti vegetali riducendo le possibilità d’attacco, nonché quelle di permanenza da parte di parassiti animali e/o vegetali. Servono quindi a fortificare le piante, prevenire l’attacco dei patogeni e rimuovere quelli che già colonizzano il vegetale.

Le sostanze inorganiche, ricavate da rocce e minerali, hanno invece solo una doppia efficacia: aderiscono alla pianta durante il trattamento, creando un invisibile rivestimento che scoraggia i patogeni animali o riduce l’umidità necessaria ai funghi nocivi; inoltre coprono i parassiti già presenti, impedendone la respirazione o altre funzioni vitali, portandoli a morte. La loro azione è quindi preventiva e curativa.

Come si usano le sostanze di base

Per ottenere questi effetti, l’importante è svolgere i trattamenti a cadenza ravvicinata: per mantenere alta la funzione repellente o isolante, e per irrobustire le vostre piante, il prodotto deve essere spruzzato molto spesso, anche ogni 3-4 giorni; e bisogna ripetere sempre il trattamento dopo una pioggia.

Rispetto ai vecchi fitofarmaci chimici, che uccidevano immediatamente l’insetto o il fungo, questi prodotti di base agiscono molto bene in prevenzione: vanno irrorati a partire dall’acquisto della pianta e per tutta la stagione, a cadenza ravvicinata. Difficilmente, invece, riescono a debellare un attacco già molto avanzato da parte dei parassiti, mentre su un’aggressione iniziale o di media entità bisogna avere la pazienza necessaria ad aspettare che l’effetto del prodotto si renda visibile, non più dopo qualche ora o giorno, bensì dopo alcuni giorni e dopo più di un intervento.

La contropartita di questa paziente attesa sta nell’assenza assoluta di sostanze nocive sia per l’uomo e gli animali, sia per l’ambiente: la salubrità è tale che quasi tutti questi prodotti non hanno un tempo di carenza (periodo durante il quale non raccogliere né consumare le piante alimentari) e, quando ce l’hanno, è di soli 3 giorni!

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