Aria condizionata, pericolo per le piante
Fa caldo, sempre più caldo in estate, e quasi tutti mettono l’impianto climatizzato oppure un apparecchio per l’aria condizionata in appartamento. Questione di sopravvivenza, quando fuori ci sono 35 e più gradi. Ma, se avete l’impianto di condizionamento domestico, utilizzatelo con buonsenso: vale per gli uomini, per i quattrozampe e perfino per le piante! I medici raccomandano sempre di impostare la temperatura su non più di 6 gradi in meno rispetto alla temperatura ambiente, ma per i vegetali la regola è ancora più restrittiva. Anche perché loro non hanno bisogno dell’aria condizionata, essendo in linea di massima originarie di regioni tropicali ben più calde.
Come gestire l’aria condizionata
Le piante, infatti, non sono in grado di tollerare sbalzi termici repentini: attaccando l’impianto, non abbassate mai di più di 5 °C la temperatura e, possibilmente, non spegnetelo imponendo un sali-scendi termico fra giorno e notte a cui i vegetali domestici reagirebbero malissimo, con foglie avvizzite o ingiallite. Le piante ne soffrirebbero perché vengono alterate le funzioni di traspirazione e, con temperature molto basse in tempi brevi, si potrebbero verificare appassimenti simili a quelli da gelo.
Non impostate nemmeno una deumidificazione spinta, per togliere l’afa dall’aria: le piante d’appartamento hanno proprio bisogno dell’elevata umidità estiva per stare bene. Se a voi dà proprio fastidio, non scendete mai sotto il 50% se nell’ambiente coltivate piante.
Infine, non tenete piante (nemmeno le succulente) sotto il flusso dell’aria condizionata: simula la finestra aperta in pieno inverno, con l’aria gelida che investe i vegetali, e le conseguenze possono anche essere letali nell’arco di un paio di giorni. Posizionatele in punti dove il flusso di aria fredda non arrivi assolutamente.
Meglio i ventilatori a pale
Ma anche per i fautori dei ventilatori, sicuramente più sani dell’aria condizionata, c’è qualche raccomandazione dedicata, valevole sia nel caso di ventilatori a pavimento o da tavolo, sia per le pale da soffitto.
Non tenete mai le piante nel raggio d’azione delle pale, per due motivi. Il vento, continuo o a minuti alterni, ripetuto per l’intera giornata o buona parte di essa, altera la traspirazione e le funzioni fotosintetiche delle foglie: le conseguenze non sono repentine e drammatiche come per il flusso di aria condizionata, ma rendono comunque la pianta meno bella ed efficiente. In secondo luogo, e più grave, la corrente d’aria riduce l’umidità circostante la pianta e asciuga più velocemente il terriccio: si può ovviare bagnando di più e vaporizzando la parte aerea 2-3 volte al giorno, ma è senz’altro meglio non farla investire dal flusso d’aria, spostandola fuori dal raggio d’azione delle pale.
Acqua e umidità con l’aria condizionata
Attenzione: soprattutto se c’è l’aria condizionata, non annegate le vostre piante pensando di mitigare il caldo: vale sempre la regola di attendere che il substrato si sia asciugato. Piuttosto che aumentare la quantità di liquido, incrementate la frequenza delle annaffiature: anziché ogni 7 giorni, bagnate ogni 5 con la solita quantità di liquido.
Infine, in estate vale la pena di comperare un igrometro da tavolo per verificare l’umidità dentro casa. Nelle giornate afose, probabilmente si va oltre il 50%, già adeguato per le nostre piante. In quelle più secche, invece, oppure se avete il deumidificatore, dovete vaporizzare il fogliame con acqua decalcificata oppure mettere un dito di ghiaia coperta da un velo d’acqua nel sottovaso, o una spugnetta bagnata e strizzata sul terriccio.