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PIANTA DEL MESE: HERMELOCALLIS

3 giugno 2025, Florarici

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Hemerocallis, fiori senza cure

Molti la chiamano “giglio”, ma non è un giglio (Lilium): l’emerocallide (Hemerocallis) o “bella per un giorno” produce fiori che somigliano – come per tutte le Liliacee – ai Lilium, ma con forme e colori molto diversi. Il soprannome di “bella per un giorno” (corrispondente al greco Hemero callis) deriva dalla durata del fiore, un giorno solo, ma durante la fioritura i boccioli vengono prodotti di continuo. Senza dimenticare che le nuove varietà ibride mantengono aperti i tepali (“corolla”) anche per 3 giorni

Sono piante belle, facili, generose, che vivono bene in giardino ma anche in vaso, e possono durare per decenni: ottimi motivi per averle e, magari, farne collezione.

Dove mettere l’Hemerocallis

In giardino piantate (in autunno) numerosi rizomi a 20 cm di distanza uno dall’altro, lungo il vialetto d’accesso, a bordo aiuola, sopra un muretto, lungo una scarpata, laddove volete riempire un vuoto con una cascata di foglie e fiori. Se scegliete varietà precoci, medie e tardive, avrete una fioritura quasi ininterrotta per più di 3 mesi, da giugno a settembre, con un piccolo calo in agosto nelle zone troppo calde. 

In vaso invece serve un contenitore di almeno 28 cm di diametro per un singolo rizoma, oppure vasca di 60 x 40 x 40 cm con quattro esemplari: optate per varietà orticole, dai fiori più spettacolari. 

Cure molto ridotte

Se acquistate adesso le piante in vaso, non rinvasatele, ma attendete l’autunno, quando potrete anche decidere di piantarle in giardino. Annaffiatele con moderazione appena il terriccio si asciuga, senza il sottovaso, mentre in giardino intervenite solo se non piove per più di 10 giorni. Recidete i fiori appassiti tagliando sotto il calice, per stimolare la produzione di nuovi boccioli.

Al termine della fioritura le foglie ingialliscono presto: già a inizio settembre sulle Alpi e a fine settembre in Val Padana. Tagliatele alla base solo quando saranno completamente gialle. L’Hemerocallis non richiede cure per svernare bene: il rizoma rimane in terra anche con –25 °C, senza pacciamatura. L’importante è che sia in un terreno o in un vaso ben drenato, perché il nemico n. 1 è proprio il ristagno idrico che fa marcire le radici rizomatose.

Seppure a crescita lenta, le emerocallidi in piena terra formano ceppaie anche di 60 cm, da dividere ogni 7-8 anni. In settembre separate con un coltello tagliente i polloni esterni conservando una buona parte di radice. 

Tutti i vantaggi dell’Hemerocallis

Fra le tante virtù dell’Hemerocallis c’è la capacità di sopportare il caldo intenso, la salsedine e i venti salmastri, ma anche il gelo e la neve invernali. E poi le scarsissime richieste: le specie vivono bene anche in substrati poveri e aridi, mentre le varietà chiedono un terreno fertile, leggero e ben drenato, soffice e ben arieggiato, con un ottimo drenaggio sul fondo perché temono i ristagni. In giardino vanno annaffiate bene nella prima primavera-estate, dopodiché le robuste radici si affrancheranno, richiedendo al massimo qualche annaffiatura di soccorso fra giugno e agosto se non piove per più di 7-10 giorni. È necessario un posto al sole, per fiorire bene e a lungo; tollera al massimo la mezz’ombra ma con risultati meno vibranti. La concimazione è ridotta al minimo: basta il normale concime granulare per giardino, distribuito in marzo-aprile e in agosto-settembre.

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