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FUCSIA: DOVE METTERLA E COME COLTIVARLA

7 maggio 2025, Florarici

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Fucsia, ideale per l’ombra

I suoi fiori danzano nell’aria, infatti la fucsia viene anche chiamata popolarmente “ballerina” oppure “orecchini delle fate”, proprio perché l’insieme dei petali e sepali disposti in modo un po’ barocco fanno volare la fantasia verso il mondo delle fiabe. E che fortuna poter sognare ogni giorno con un bell’esemplare di fucsia sul balcone, in terrazza o in giardino! Fra aprile e settembre i Centri di Giardinaggio espongono varietà una più graziosa dell’altra: le differenze sono nelle forme e nei colori dei fiori, tanto da poterle collezionare ed esibire per esempio su uno scaleo dove le corolle ondeggeranno a ogni alito di vento!

Quante sono le specie e varietà di fucsia?

La specie più comune è Fuchsia magellanica, arbusto caducifoglio, alto e largo fino a 1 m, con crescita media e rami ricadenti. Le foglie sono lanceolate, di medie dimensioni, di un bel colore verde bottiglia. I fiori dalla caratteristica forma (somigliano al tutù delle ballerine classiche) sono penduli, lunghi fino a 8 cm e larghi fino a 2, numerosi, semplici o doppi, bianchi, rosa, rossi, viola, in genere bicolori, prodotti ininterrottamente fra maggio e ottobre.

Esistono però un centinaio di specie, principalmente diffuse tra l’America centrale e meridionale (sono originarie delle umide pendici delle Ande), i Caraibi e la Nuova Zelanda, da cui sono state ricavate circa un migliaio di varietà attualmente disponibili, diverse per rusticità, dimensioni e fiori. 

Per esempio le Fuchsia triphylla, da Santo Domingo, dai fiori lunghi e stretti con sepali non riflessi, generalmente rosa-aranciato, sopportano meglio delle altre il caldo estivo anche afoso continuando a fiorire, e una certa mancanza d’acqua, ma devono essere ricoverate in inverno in cantina.

Viceversa le Hardy Fuchsias sono varietà selezionate in Gran Bretagna per tollerare fino a –8 °C e possono essere piantate in giardino anche nel Nord Italia (non sulle Alpi). 

Infine ci sono (poche) fucsie in grado di sopportare il pieno sole, al contrario di tutte le altre: si chiamano ‘Abigail’, ‘Garden News’, ‘So Big’, ‘Lyes’ Unique’, ‘Mantilla’ e ‘Thalia’ e, se ben annaffiate ma senza ristagni, tollerano l’esposizione a sud. 

Dove metterla?

È noto infatti che la maggior parte delle fucsie vuole stare circa all’ombra: mettete le specie e varietà “normali” in ombra molto luminosa al Sud Italia e a mezz’ombra nel Nord, tenendo presente che da maggio a settembre aborrono sempre i raggi solari del mezzogiorno. 

Se abitate in Meridione, piantatele in piena terra in un punto ombreggiato nelle ore più calde e il più possibile ventilato, e proteggete il piede in inverno con una pacciamatura di foglie. Ve le sconsigliamo però nelle zone costiere perché non sopportano il vento salso, e ovunque soffrono molto oltre i 32 °C: in piena estate vaporizzatele ogni mattina entro le 9 con acqua decalcificata.

La fucsia è leggermente acidofila

La fucsia è una pianta leggermente acidofila: non sopporta substrati calcarei, quindi la terra deve essere leggermente acida, torbosa, fertile, umida e ben drenata. Al rinvaso utilizzate metà terriccio universale e metà terriccio per acidofile ben mescolati fra loro ed entrambi di buona marca. 

Annaffiatela con acqua decalcificata, abbondante e regolare da maggio a settembre, scarsa in marzo-aprile e in ottobre, nulla in inverno. Sarebbe meglio non mettere il sottovaso ma, se necessario a evitare sgocciolamenti sul balcone sottostante, svuotatelo dopo 15 minuti dalla bagnatura, per evitare i temibilissimi ristagni che portano ai marciumi radicali. 

Al rinvaso mettete 2 cm di palline di argilla espansa sul fondo del contenitore in plastica (al Nord) o in terracotta (al Sud), di diametro di 20 cm per una pianta alta 25 cm, rinvasando ad anni alterni in gioventù, poi ogni 3-4 anni, sempre in una misura in più. Non ama le coabitazioni: una pianta per ogni contenitore.

Concimatela con un buon prodotto liquido per acidofile da maggio a settembre ogni 15 giorni nell'acqua d'irrigazione.

Da proteggere in inverno

Nelle zone in cui d’inverno la temperatura scende per più notti sotto i 3 °C la fucsia “tradizionale” va ritirata in serra fredda o in altro locale non riscaldato da fine ottobre sino a fine marzo. Bagnatela una volta al mese con mezzo bicchiere d’acqua.

Le specie e varietà da giardino in autunno vanno protette con foglie secche al piede e tessuto non tessuto sulla chioma. 

Non potate la fucsia

Nessuna fucsia ha bisogno di essere potata, anzi, la potatura riduce la fioritura estiva. Tuttavia, se proprio dovete farlo per ragioni di ingombro, procedete in febbraio, riducendo i rami al massimo di un terzo della lunghezza. 

Se invece volete prelevare talee per riprodurre una varietà che vi piace particolarmente, tagliate i rametti fra maggio e agosto e teneteli nelle stesse condizioni delle piante madri.

Infine, coltivare una o più fucsie permette di aiutare gli insetti impollinatori: api e farfalle visitano volentieri i fiori leggeri ricchi di nettare.

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