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Risparmio idrico estivo: si realizza adesso

1 febbraio 2023, Florarici

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Sarà un’altra estate torrida e siccitosa? Con elevatissima probabilità, sì, non foss’altro perché durante questo inverno non nevica o nevica troppo poco per ricostituire la riserva d’acqua che rimpinguava i fiumi sciogliendosi da aprile in poi.

Dunque si prospetterà nuovamente il problema dell’irrigazione delle piante in giardino e nell’orto, e del tappeto erboso. Non è peregrino pensarci già adesso, in febbraio, perché alcune soluzioni molto efficaci vanno progettate e realizzate con largo anticipo, in modo da evitare un’altra estate di deperimento del giardino. Senza dimenticare che, se è possibile risparmiare acqua o non sprecarla, ne guadagna prima il portafoglio e poi l’ambiente.

 

La scelta delle piante per il risparmio idrico

Risparmiare acqua è possibile optando per specie che chiedono poca acqua, sia in balcone sia in giardino: le piante australiane (metrosideros, leptospermum, chamaelaucium, callistemon, quest’ultimo fino alla Val Padana), le mediterranee (oleandro, mirto, limonium o statice, buganvillea), quelle sudafricane (pelargoni, osteospermum, lantana, gazania), le aromatiche legnose (salvia, rosmarino, lavanda), quelle a foglia grigia (Phlomis, Cineraria maritima), le succulente (delosperma, lampranto, portulacche)…

Se proprio non resistete all’acquisto di piante assetate, come ortensie e surfinie, raggruppatele il più possibile in una singola aiuola o in un grande vaso: così, almeno un po’ d’acqua e di umidità si risparmiano.

Anche il tappeto erboso richiede troppa acqua: sostituendolo con un prato fiorito – nel vostro Centro Giardinaggio trovate le scatole di sementi premiscelate – non solo risparmierete acqua, ma anche tempo per la manutenzione, visto che il prato fiorito si taglia solo in ottobre per riordinarlo.

 

La terra risparmia acqua

Per la coltivazione in contenitore utilizzate vasi e terricci a riserva d’acqua. Combinandoli, su un balcone esposto a sud in luglio potrete annaffiare una volta a settimana.

In piena terra invece abituatevi a creare una conca intorno agli alberi e arbusti, per trattenere l’acqua nei pressi della base della pianta in modo che scenda direttamente verso le radici.

 

Modalità di irrigazione per il risparmio idrico

Qualunque impianto automatizzato d’irrigazione è preferibile alla canna e all’annaffiatoio, perché la bagnatura è più localizzata e può avvenire anche di notte, riducendo gli sprechi. Fra gli impianti automatizzati il top sarebbe quello di subirrigazione (la cui posa è invasiva e va fatta in inverno, preferibilmente nei nuovi giardini ancora da realizzare), cioè l’acqua viene erogata dentro il terreno, oppure quello di superficie con ali gocciolanti o gocciolatori – perfetto anche sul terrazzo – o tubi microforati. Meno consigliabile l’impianto con tubi interrati e irrigatori di superficie: l’aspersione spreca parecchia acqua.

 

Da dove prendere l’acqua

Approfittate dell’inverno e dell’inizio della primavera, che senz’altro saranno più piovosi dell’estate, per creare raccolte d’acqua. La più semplice consiste in una serie di bidoni capienti, collegati alle grondaie di casa che scaricano così la pioggia nei recipienti. Il problema però si risolve solo in parte, perché i bidoni funzionano solo con l’annaffiatoio, non è possibile collegarvi un tubo da irrigazione perché manca la pressione sufficiente a inviare l’acqua (a meno che non si installi il bidone all’altezza di almeno 1,5 m d’altezza, e comunque la pressione rimarrà bassa).

Molto meglio installare una cisterna di raccolta dell’acqua piovana, se il giardino è medio-grande o grande. Si tratta di una cisterna sotterranea, anche da 5000 o 10000 litri, da riempire con acqua piovana dalle grondaie oppure con acqua d’acquedotto durante l’inverno. Bisogna poi inserire una pompa per il prelievo dell’acqua, in modo da collegare la cisterna all’impianto d’irrigazione automatizzato. L’installazione rientra fra le detrazioni del Bonus Verde 2023: è una soluzione invasiva, ma definitiva e duratura.

Infine, se sapete di avere nel terreno una riserva di acqua di falda o di pozzo, tramite un’azienda specializzata in geolocalizzazione idrica, potere installare in profondità una pompa potente per il prelievo d’acqua utile a irrigare il giardino, l’orto e il frutteto. È un altro intervento oneroso detraibile con il Bonus Verde.

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