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L’invasione delle cimici (asiatiche)

3 ottobre 2023, Florarici

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Da 10 anni avete sgradite ospiti che pretendono di svernare in casa con voi: sono le cimici asiatiche o cimici marmorate o marmorizzate (Halyomorpha halys), originarie di Cina, Giappone e Taiwan, arrivate accidentalmente negli Usa nel 1998 e nel 2012 in Italia. Sono insetti dannosissimi per la frutta e gli ortaggi (che ammalorano rendendoli invendibili e immangiabili) e altamente molesti anche per la popolazione perché si infilano in centinaia di esemplari nelle abitazioni ai primi freddi.

 

Cimici ovunque

Dalle Alpi alla punta dello Stivale, da ottobre fino a dicembre, anche chi non fa l’agricoltore di professione si accorge che questo insetto alieno esiste perché – letteralmente – bussa alla porta di tutte le case, soprattutto in campagna ma anche in città. L’abbassamento delle temperature lo spinge a cercare riparo in luoghi meno freddi, quindi chiusi, come garage, magazzini, capanni, cantine e abitazioni.

Capita così di ritrovarsene da pochi esemplari ronzanti attorno al lampadario acceso, fino a diverse centinaia di individui ammassati lungo i battiscopa, i telai delle finestre, i cassonetti delle tapparelle, gli spigoli dei muri e soffitti in generale, il retro dei mobili. Aggregandosi entrano in una sorta di semi-letargo grazie al quale svernano per poi riprendere l’attività ai primi tepori di marzo.

 

Perché sono nocive

Chiariamo subito un concetto: la cimice asiatica non è pericolosa per l’uomo. Non punge, né morde, quindi non trasmette malattie, né richiede interventi di disinfestazione perché non costituisce un problema per la salute e l’igiene pubbliche. Se toccata o, peggio, schiacciata, emette il caratteristico, sgradevolissimo odore di cimice, che peraltro non è tossico. Tuttavia, proprio per il rischio di far produrre questo miasma, averne anche una sola in casa, asiatica o nostrana che sia, non è una convivenza piacevole. Averne decine o centinaia moltiplica il problema odore, senza contare la sgradevolezza e il fastidio dell’invasione di insetti negli ambienti domestici.

Ma non basta: è evidente che quante più cimici superano l’inverno, tante di più correranno a invadere le coltivazioni agricole in primavera-estate, provocando enormi danni economici agli agricoltori, ma anche agli hobbisti che si vedono decimare il proprio piccolo, prezioso raccolto.

Quindi è necessario imparare come limitarne la diffusione, anche se si abita in città e non si possiede un orto o un frutteto. È uno dei tanti casi in cui ognuno di noi può dare una mano nel suo piccolo per conseguire un risultato molto più grande e utile a tutta la collettività.

 

Come arginare le cimici

Per impedire l'ingresso delle cimici nelle abitazioni potete collocare zanzariere o reti anti-insetto alle finestre, attorno ai comignoli dei camini non in uso, sulle prese d'aria e alle finestre dei sottotetti; e poi sigillare crepe, fessure e tutti quegli accessi che consentono il passaggio degli insetti (tubazioni, canalizzazioni, feritoie, profilati e altre aperture).

Se invece gli ospiti indesiderati sono già entrati, potete eliminarle dall’abitazione con strumenti di pulizia per la casa a vapore per stanare i gruppi annidati in cassonetti, infissi, tubature ecc.; oppure mediante l’aspirapolvere per raccogliere quelle che si trovano in posti più facilmente raggiungibili (soffitti, verande) o dopo averle stanate col vapore.

 

Come eliminare le cimici senza sofferenza

Il metodo migliore sono le bombolette di ghiaccio spray – ne trovate di apposite anti-cimici nel vostro Centro di Giardinaggio – per far cadere gli insetti a terra e, contestualmente, spedirli nell’aldilà senza che soffrano.

Anche perché, per il bene dei fiori e dei prodotti agricoli, tutte le cimici raccolte ancora vive vanno eliminate immediatamente: non vanno liberate all’esterno, per impedire che si vadano ad annidare in altri edifici e che la primavera successiva ritornino in campagna a danneggiare le coltivazioni.

E non vanno mai buttate nel water in quanto l'acqua presente, se non saponata, non è sufficiente per annegarle.

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