Prodotto aggiunto alla wishlist

LA MALATTIA DEL PRATO

4 luglio 2025, Florarici

Condividi su:

Anche il prato si ammala

Sapete che l’inverno e l’estate potrebbero regalare al prato qualche malattia fungina? La colpa è, in entrambi i casi, delle temperature, troppo basse nel primo caso e troppo alte nel secondo. È importante conoscere e riconoscere i sintomi appena si manifestano, per poter intervenire prontamente ed evitare guai peggiori.

Quali sono i sintomi di malattia fungina

In generale, qualunque alterazione, come ingiallimento, macchia, marciume, deve farvi drizzare le antenne, perché le cause possono essere diverse: errori di manutenzione, irrigazione o concimazione, oppure attacchi di parassiti di origine vegetale o animale.

Se si tratta di malattie fungine, vedrete macchie generalmente di colore chiaro o giallastro, a margine netto o con presenza, all’interno della macchia, di materiale mucillaginoso o marcescente. Alcuni funghi invece si possono presentare con arrossamenti sulle foglie e con piccole macchie che sembrano di ruggine di colore rosso o anche bianco. 

Se le condizioni ambientali (umidità e temperatura) continuano a essere favorevoli al fungo e voi non intervenite tempestivamente, le macchie si estenderanno rapidamente e potranno interessare ampie zone del manto erboso.

Le cause delle malattie fungine sul prato

Le malattie fungine sono dovute a fattori ambientali e a errori nella manutenzione del prato. 

La natura fisica e chimica del terreno è strettamente correlata ai funghi: se il suolo è compatto e con ristagni idrici le malattie fungine si diffondono rapidamente. Scarso drenaggio, terreno argilloso, eccesso di piogge sono le cause ambientali più comuni. Ci si aggiungono come fattori favorenti la temperatura e l’umidità, ma anche la scarsa esposizione al sole, soprattutto durante la stagione invernale. 

Tra gli errori di manutenzione ci sono il taglio troppo basso, che molti praticano nel periodo estivo, perché limita la circolazione dell’aria e spinge l’erba ad addensarsi; e le lame del tosaerba poco affilate che creano sfilacciature da cui gli agenti patogeni entrano e si diffondono. 

Anche lasciare sul tappeto erboso l’erba tagliata (pure sotto forma di mulching in climi umidi e piovosi), favorisce fortemente gli attacchi di funghi: la presenza di feltro limita l’aerazione e crea il substrato ideale per i funghi. 

Infine, le irrigazioni eccessive e una concimazione errata (troppo azoto e poco potassio) rendono l’erba più debole e quindi più attaccabile. 

Come prevenire le malattie fungine

Mantenere un tappeto erboso vigoroso, ben accestito e folto è il sistema migliore per evitare l’insorgenza delle malattie fungine. Partite con il piede giusto, con un terreno ben drenato e sementi certificate (reperibili nel vostro Centro Giardinaggio). 

Su tappeti erbosi già consolidati, non eccedete nelle bagnature, ma soprattutto irrigate la mattina prestissimo e non alla sera, perché altrimenti le foglie rimangono per almeno 6-7 ore bagnate, avviando l’infezione fungina. 

Evitate i concimi di bassa qualità (da supermercato) contenenti azoto nitrico, cioè quello subito assimilabile, e scegliete concimi con azoto a lenta cessione, da distribuire con frequenza legata alle fasi di crescita dell’erba (più ravvicinate in primavera, più diradate in estate e con un apporto in più in autunno). 

Controllate sempre che le lame siano affilate, pulite dopo ogni taglio il carter e le lame del tosaerba e lasciate il meno possibile i residui dell’erba tagliata sul tappeto erboso; se utilizzate il mulching, in periodi piovosi e umidi effettuate la raccolta nel cestello. Non tagliate mai l’erba bagnata o dopo abbondanti piogge. 

In presenza di malattie fungine evidenti, interrompete i tagli per non distribuire con le ruote e le lame del tosaerba le spore del fungo nelle zone del prato ancora sane. 

Come combattere i funghi del prato

Esistono ancora (pochi) fungicidi chimici, sia sistemici sia di contatto, che effettivamente bloccano ed eliminano i patogeni. Tuttavia sono sconsigliabili in caso aveste bambini o animali domestici che frequentano il giardino e si rotolano nell’erba, per possibili intossicazioni.

In alternativa provate con ripetute irrorazioni di preparati a base di propoli o di sapone molle, del tutto innocui, ben sapendo però che il loro effetto è sicuramente più blando. Meglio di tutto è intervenire sulle cause scatenanti per rimuoverle definitivamente.

Condividi su: