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COME COMBATTERE LA CAVOLAIA

1 settembre 2025, Florarici

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Cavolaia, bella ma nociva 

I vostri cavoli cappucci stanno crescendo bene, con tante foglie verde glauco pruinoso e una bella “testa” in formazione, quando, una mattina, del fogliame esterno trovate solo le nervature… Se guardate bene, nel punto di inserzione lungo lo scapo centrale, soprattutto sulla pagina inferiore, vedrete una miriade di bruchi, ossia larve di farfalla, esattamente di cavolaia (Pieris brassicae), intenti a mangiare a più non posso, anche la testa! Per salvare almeno quella, dovete intervenire immediatamente!

Riconoscere la cavolaia

Questo insetto Lepidottero è quasi inconfondibile: l’adulto è una farfalla color bianco panna con piccole chiazze nere ben visibili e, di per sé, non è nociva perché si nutre di nettare dei fiori, ma depone le uova proprio sulle foglie delle piante di cavolo. E dalle uova nascono le larve (bruchi), la forma dannosa: sono color crema con caratteristiche chiazze irregolari lungo i fianchi e il dorso, con radi peli bianchi non urticanti e testa nera. Sono larve specializzate, cioè in grado di attaccare una o poche specie vegetali: tutte quelle appartenenti al genere Brassica (cavoli). 

Quando attacca la cavolaia

Le prime farfalle di cavolaia appaiono dai tepori primaverili e continuano a volare fino all’autunno inoltrato: le femmine depongono piccoli agglomerati di “perle” del diametro di 0,3 mm attaccati alla pagina interna o inferiore delle foglie di cavoli. I bruchi si vedono da aprile fino a ottobre-novembre.

Se notate solo dei buchi sulle foglie, scostando quelle più esterne potrete vedere colonie di bruchi divoratori. Una volta esaurito il fogliame su una pianta, non è raro che le larve si spostino in fila indiana per risalire su un altro esemplare di cavolo nelle vicinanze.

I bruchi defogliatori mangiano con le robuste mandibole i lembi fogliari, lasciando solo la nervatura della foglia stessa. Una singola larva non sarebbe molto nociva, ma essendo in genere in gruppo, è facile che in pochi giorni il cavolo in formazione venga completamente divorato, lasciando solo il fusto e le nervature delle foglie. È vero che nell’arco di una ventina di giorni i bruchi s’impupano per diventare farfalle (quindi non nuocciono più), ma nel frattempo possono divorare un’intera coltivazione nell’orto.

Come si previene la cavolaia

Partite dall’anno precedente: rimuovete tutti i residui colturali una volta terminata la coltivazione di qualunque tipo di cavolo. 

In novembre rivoltate la terra delle aiuole in modo da esporre al freddo invernale le uova e le larve che vi si nascondono.

Incorporate alla terra in febbraio-marzo un geodisinfestante

Piantate intorno alle aiuole di cavoli qualche pianta di salvia o santoreggia che allontana in modo naturale il parassita.

Come si combatte la cavolaia

Le uova (minuscole palline bianche o gialline attaccate ai tessuti delle piante) dei Lepidotteri si possono schiacciare tra le dita guantate. 

La ricerca delle larve e la loro eliminazione manuale possono dare buoni risultati se le piante da sorvegliare sono poche. 

In caso di attacchi gravi intervenite subito con insetticidi a base di piretro contro le farfalle e di Bacillus thuringiensis contro le larve, entrambi autorizzati in agricoltura biologica e reperibili nel vostro Centro di Giardinaggio.



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