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COCCOLE PER IL TUO PRATO IN AUTUNNO

31 ottobre 2025, Florarici

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Coccole per il prato in autunno

L’erba non è “solo erba”. O meglio: gli steli d’erba formano un ecosistema complesso insieme al suolo che ospita le radici e all’ambiente intorno. Dunque la loro fisiologia (la loro vita) cambia al mutare delle condizioni intorno. In particolare, ogni stagione porta con sé variazioni che obbligano i proprietari dei tappeti erbosi ad agire diversamente sul prato. L’autunno, ovviamente, è una di queste: il trattamento applicato all’erba è anche fondamentale per affrontare un buon inverno e favorire una bella ripartenza primaverile.

Quasi stop all’irrigazione del prato

Se già in ottobre bisogna diminuire la quantità d’acqua da somministrare al tappeto erboso, in novembre si potrebbe anche interrompere l’irrigazione. Tuttavia, il cambiamento climatico rende le stagioni ormai poco prevedibili, quindi, se il tempo si mantenesse al secco e con temperature superiori alle medie, potrebbe essere necessaria ancora un’irrigazione a inizio-metà mese per mantenere l’erba verde e fresca.

Il consiglio vale per i prati del Meridione, dove l’autunno e le sue piogge potrebbero tardare, ma in certi casi potrebbe riguardare anche il Centro, soprattutto lungo le coste, e perfino il Nord Italia (generalmente la Pianura Padana). 

Nelle zone dove invece piove con regolarità ricordatevi di mandare a riposo l’impianto automatizzato, e comunque rimessatelo ovunque da fine novembre. Rimuovete la centralina e riponetela in un locale interno a casa, dopo aver tolto l’eventuale pila. Ritirate tubi e irrigatori se l’impianto è di superficie, chiudete le elettrovalvole se è interrato.

Verso la fine del taglio dell’erba

Nel Nord Italia l’ultimo taglio dell’erba lo avete effettuato a metà ottobre, e comunque entro fine mese. Viceversa nel Sud bisognerà aspettare la metà di novembre per concedere una tregua al tosaerba. Memo importante: l’ultimo taglio deve essere alto, almeno 5 cm, meglio 7, per non indebolire gli steli in vista della stagione fredda.

Raccogliete sempre lo sfalcio da ottobre in poi, indipendentemente dalla specie di graminacea che compone l’erba e dalla quantità del residuo. Se rimanesse sull’erba, anziché decomporsi formerebbe il feltro! Per lo stesso motivo, eliminate la funzione mulching già da fine settembre, raccogliendo i residui nel cestello. 

Man mano che le foglie degli alberi decidui incominciano a cadere, rastrellatele il prima possibile. Lo scopo è sempre quello di evitare i ristagni di umidità, provocati dallo sfalcio e dalle foglie, che creano un ambiente ottimale per lo sviluppo di funghi patogeni.

Entro metà novembre potete procedere alle operazioni di sfeltratura, arieggiatura o verticuttatura, tutte utili a restituire ossigeno al terreno e quindi alle radici.

Concime e anticrittogamico per il prato

In vista dell’inverno, all’inizio di novembre distribuite un fertilizzante per tappeti erbosi (preferibilmente con un titolo di azoto N non elevato) a lenta cessione, che rimanga disponibile nel terreno per tutto l’inverno e sino alla ripresa primaverile, aiutando le piantine a riprendersi al momento giusto. 

A scopo preventivo, potete applicare anche un trattamento antifungino per scongiurare attacchi da patogeni, soprattutto se avete riscontrato problemi durante la primavera precedente o se la stagione si sta presentando particolarmente tiepida e umida. 

Nuovi impianti e trasemine

Da inizio ottobre ed entro la metà di novembre è il periodo ideale per creare un nuovo tappeto erboso. Le temperature non gelide e l’umidità aiutano la germinazione dei semi. Di preferenza, in autunno si seminano specie rustiche e resistenti, adatte a climi freschi e piovosi, riservando alla primavera quelle resistenti a temperature elevate ed eventuali siccità. La stessa considerazione si applica anche alla pratica della trasemina, utile per rinvigorire un prato un po’ spelacchiato (magari a seguito di diserbi tardo-primaverili che hanno lasciato qua e là spazi vuoti) o per riempire zone precise e circoscritte.



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